BENVENUTI NEL MIO BLOG!! Qui ho raccolto alcune mie opinioni e impressioni su libri che ho letto e che sto leggendo. Buona lettura.

THE CLEANER

Titolo: The Cleaner
Autori: Paul Cleaver  (AUS)
Anno: 2006
Ediz. Elliot Edizioni
Comprato alla Fnac di Firenze a € 10,90

La mia opinione:
La Elliot ci propone un altro ottimo libro: "The Cleaner" è la storia di Joe, un ragazzo con un bassissimo quoziente intellettivo che lavora come addetto alle pulizie nella centrale di polizia di Christchurch, Australia. Joe vive da solo, non è abbastanza intelligente da riuscire a guidare un'auto, tutti i giorni si reca a lavoro in autobus e tutti i lunedi sera va a cenare a casa della madre che gli prepara il polpettone, il suo piatto preferito; ha solo due pesci rossi come amici, alla centrale tutti lo considerano 'Joe il lento' e gli parlano con pazienza e pena, l'unica che sembra essere interessata a lui è la buona e sfortunata Sally che cerca in qualsiasi modo di avere un legame con Joe, dato che gli ricorda tanto il fratello morto.
Peccato che Joe non sia affatto ritardato: alla madre ha raccontato di essere un venditore di auto, mentre il lavoro come addetto alle pulizie gli serve solo per controllare le mosse della polizia: eh sì, perché Joe di giorno può sembrare un bravo ragazzo "lento" e con una vita vuota, ma di notte rivela il vero sé: Joe è il terribile "Intagliatore di Christchurch", il serial killer che da tempo terrorizza la città. All'inizio del libro le vittime scoperte sono sette, ma Joe sa per certo che una di loro, Daniela Walker, non appartiene all'Intagliatore: inizia quindi ad indagare sull'altro assassino arrivando addirittura ad uccidere un'altra vittima in casa di Daniela Walker per sfidare il suo avversario. Joe è avvantaggiato perché può sottrarre documenti e registrare le conversazioni alla centrale di polizia, ma deve anche continuare a fingere di essere 'Joe il lento', ad andare a cena dalla madre (incredibile personaggio) e a seminare ancora paura e morte a Christchurch.
Ho apprezzato questo libro per il suo humour nerissimo, per il suo essere sopra le righe e ben lontano dal politically correct. La storia è narrata in prima persona, il che significa che le vittime del serial killer perdono la propria personalità e diventano semplici mezzi per esprimere la senzazione di potere che deriva dalla loro morte; gli omicidi sono orribili e brutali ma non vengono mai descritti nei particolari risultando così freddi da non farci provare pietà per le vittime: questa scelta dello scrittore ha secondo me il fine ben preciso di indirizzare i sentimenti più "umani" del lettore verso Joe e la sua terribile disavventura con Melissa: i capitoli del  loro primo incontro mi hanno fatto venire la nausea e le mani sudate per tutto il tempo della lettura.
Il libro fa sorridere e ridere a denti stretti, si tratta comunque di una storia piuttosto seria con vari spunti di riflessione sulla solitudine, il rancore e l'umanità, e offre degli scorci inaspettati della città di Christchurch. Joe rimarrà tra i personaggi più controversi di cui io abbia letto, con la sua freddezza e la sua solitudine, la sua umanità e il suo sarcasmo, e con le sue frasi tipo "Io sono nessuno. E nessuno è perfetto."

Frase memorabile:
" La gente affolla i percorsi pedonali. Cammino tra di loro e nessuno sa chi io sia. Mi guardano, e tutto quello che vedono è un uomo in tuta. Le loro vite sono nelle mie mani, ma lo so soltanto io. E' una sensazione di potere e di solitudine."


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