BENVENUTI NEL MIO BLOG!! Qui ho raccolto alcune mie opinioni e impressioni su libri che ho letto e che sto leggendo. Buona lettura.

THE WOMAN IN BLACK

Titolo: The woman in black
Autore:  Susan Hill  (UK)
Anno: 1983
Ediz. Polillo Editore 
Comprato in un supermercato a € 11 circa 

La mia opinione:
In questo periodo (marzo 2012) si può trovare questo libro ovunque: io l'ho comprato all'Esselunga mentre ero in pausa pranzo; il motivo è semplice: da pochi giorni è uscito il film basato su questo famosissimo romanzo che da quasi 30 anni viene rappresentato nei teatri di Londra. Dico 'famosissimo' perché in effetti è un libro famoso, ma probabilmente quasi sconosciuto qui in Italia prima del film. E' un puro romanzo in stile gotico inglese, intendo lo stile gotico "vero", non quello da vampiri innamorati o scemenze del genere: come le opere appartenenti a questo filone narrativo, "The Woman in Black" si ambienta in luoghi misteriosi e infestati da fantasmi, dove la realtà e il soprannaturale si mescolano per portare il protagonista e il lettore in un autentico vortice di paura e terrore.
La trama è piuttosto semplice: l'avvocato Arthur Kipps, giovane tirocinante, viene inviato dallo studio legale per cui lavora ad occuparsi delle scartoffie della cliente Miss Drablow, deceduta da poco. Il giovane parte quindi da Londra per recarsi nel villaggio dove abitava l'anziana signora, trovando superstizioni e misteri che lo ostacolano nel suo lavoro. La posizione stessa della casa di Miss Drablow è alquanto inquietante dato che per essre raggiunta si devono attraversare delle paludi che possono diventare una trappola mortale quando la marea si alza. Arthur sarà quindi costretto a passare del tempo in (quasi) completa solitudine nella casa nonostante tutti gli abitanti del villaggio gli sconsiglino di continuare il suo lavoro dato che, legate alla casa, non ci sono solo superstizioni ma vere e proprie entità malvagie e maledizioni che non riposano mai.
Il libro è scritto con uno stile arcaico che ci riporta indietro di qualche decennio pur essendo semplice e comprensibilissimo. I riferimenti alla letteratura gotica sono innumerevoli: i personaggi sembrano proprio quelli dei romanzi dell'orrore di più di un secolo fa e le ambientazioni sono azzeccatissime. Il capitolo iniziale mi ha fatto pensare a "Il giro di vite" di Henry James, il viaggio di Arthur sembra parallelo a quello di Jonathn Harker in "Dracula", e la campagna inglese con la casa misteriosa di Miss Drablow sembra arrivata direttamente dai racconti gotici-romantici inglesi con la nebbia, i fantasmi e nessuna apparente via d'uscita. Insomma, Susan Hill si è favolosamente lasciata ispirare dalla letteratura inglese (anche il titolo ricalca l'opera di Wilkie Collins: The Woman in White, del 1860) e ha scritto una fantastica ghost story che magari può non piacere a chi è abituato a leggere un horror fatto di sangue e mostri ma che, innegabilmente, fa provare più di un brivido a qualsiasi lettore.
Consigliatissima la lettura nel completo silenzio, da soli...


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